Blog di Raimondo Schiavone e amici

L’IRAN ACCUSA GLI STATI UNITI: “ATTACCO CRIMINALE CONTRO LA NOSTRA SOVRANITÀ”

Teheran alza il tono. Dopo i bombardamenti americani contro le installazioni nucleari iraniane, il vice ministro degli Esteri e diplomatico di lungo corso, Dr. Abbas Araghchi, ha rilasciato una dichiarazione durissima accusando gli Stati Uniti di aver violato in modo palese e deliberato la Carta delle Nazioni Unite, il diritto internazionale e il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP). Secondo Araghchi, l’attacco rappresenta “una grave violazione del diritto internazionale” e mette a rischio l’intera architettura della sicurezza globale.

“Gli Stati Uniti – ha dichiarato – in quanto membro permanente del Consiglio di Sicurezza, hanno calpestato le regole fondamentali dell’ordine internazionale attaccando impianti nucleari destinati esclusivamente a scopi civili. È un atto scioccante e vergognoso, che avrà conseguenze durature.”

Parole che lasciano pochi margini alla diplomazia e suonano come una vera e propria apertura all’escalation. Il governo iraniano ha ribadito che si riserva “tutte le opzioni” per difendere la propria sovranità, i propri interessi e la propria popolazione, nel pieno rispetto degli articoli della Carta dell’ONU che riconoscono il diritto all’autodifesa in caso di aggressione.

Araghchi ha anche lanciato un appello alla comunità internazionale, invitando tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a riflettere con serietà sulla portata e sulla pericolosità di un simile comportamento da parte di Washington. “È in gioco la credibilità stessa delle istituzioni internazionali – ha detto – e la loro capacità di garantire pace, sicurezza e rispetto reciproco tra le nazioni.”

Intanto, a Teheran, il clima si fa sempre più teso. Mentre i vertici militari parlano di “misure proporzionate e calibrate in arrivo”, le strade si riempiono di manifestazioni popolari a sostegno del governo. Il Paese sembra compatto, pronto alla resistenza. E il mondo osserva con crescente preoccupazione un conflitto che rischia di travolgere gli equilibri regionali e internazionali.

Se l’America cercava una resa, l’Iran ha risposto con una linea rossa chiara: la sovranità non si negozia.

Raimondo Schiavone