Un tempo sventolava la bandiera del socialismo, predicava giustizia sociale, tutela dei deboli, diritti collettivi. Oggi fa il giustiziere digitale. Condanna chi lavora, infanga chi emerge, perseguita chi osa.
È il classico caso di chi ha tradito le proprie idee: nato a sinistra, finito a fare il censore pseudo-grillino, assetato di scandali, ossessionato dal controllo morale degli altri, incapace di guardarsi allo specchio.
Chi un tempo parlava di libertà, oggi diffonde sospetti.
Chi difendeva i lavoratori, oggi getta fango su professionisti onesti.
Chi sosteneva la politica alta, ora vive di basse insinuazioni.
È il peggio del web: un ex socialista che ha smarrito l’umanità, perso l’etica e trovato rifugio nell’invidia.
Non c’è nulla di politico in ciò che scrive. C’è solo rancore.
E noi, che ci ricordiamo chi era, lo guardiamo oggi con un solo sentimento: pena.
Chi ha rinnegato i suoi ideali per qualche like, ha già perso tutto.
Raimondo Schiavone